CARGO ARMATO
CARGO ARMATO SESTRI LEVANTE
Descrizione
Il relitto, comunemente ed erroneamente chiamato Cargo Armato, era in
realtà un ex-peschereccio d'altura oceanico che, costruito nel 1926 in
Francia, si chiamava "Islande".
Nel 1938 viene ceduto ad un altra società di pescatori francese, e
l'anno dopo cambia nome in "Cap Nord", nello stesso anno è stato
requisito dalla Marina francese e dopo essere stato derequisito nel
1941, viene rinominato per ragioni amministrative "Ginette Le Borgne".
Nel 1942 definitivamente requisito dai Tedeschi a Marsiglia per essere
trasformato in cacciasommergibili, viene ribattezzato "UJ2207" ed entra
a far parte della flottiglia "UJ22"", proprio come il "Marcella" e l'
"Incomprèse", anch'essi affondati a poca distanza.
La nave conclude il suo viaggio il 19 novembre 1944, mentre eseguiva
l'ordine di scortare il vapore "Dominante" da Genova a La Spezia. A
metà del suo tragitto, nella Baia di Sestri Levante. teatro di molti
affondamenti durante il secondo conflitto mondiale, viene colpita dalle
motosiluranti inglesi e americane partite da Bastia causando la perdita
di numerose vite umane.
L'immersione
La parte meglio conservata e dove la visibilità è migliore, risulta
essere la parte prodiera. La violenza dell’esplosione e la successiva
opera dei palombari del dopoguerra per recuperare il prezioso carico
presente nelle stive ha in pratica reso irriconoscibile la parte
centrale. Nulla rimane delle strutture sopraelevate dove erano
alloggiate le mitragliatrici e le armi antiaeree. Si rinvengono ancora,
invece, sul ponte gli affusti dove venivano alloggiate le
mitragliatrici per la difesa da mezzi insidiosi navali. Una grossa
fessura posta a prora permette un agevole penetrazione del relitto. I
vani interni rappresentano la tana ideale per gronghi, ma soprattutto
per aragoste. L’uscita può essere fatta dalla parte devastata
dall’esplosione o da uno degli osteriggi che permetteva di dare luce
alle stive o di movimentare il carico. Sul ponte, oltre agli affusti
delle mitragliatrici sono ancora visibili le rotaie che un tempo
alloggiavano le mine, un piccolo serbatoio, le cime di ormeggio. Si
rinvengono anche facilmente alcuni proiettili scampati miracolosamente
ai cacciatori di souvenir. La parte prodiera risulta meno conservata e
dove la visibilità viene fortemente attenuata da una corrente continua
che porta sedimento; ma pur in visibilità ridotta sono possibili da
osservare i resti delle caldaie e le rampe di lancio per le bombe
antisommergibile.